Incrementata la misura percentuale di fruizione del credito d’imposta sanificazione e acquisto DPI

16 ottobre 2020
La L. 126/2020, di conversione del DL 104/2020, c.d. Decreto “Agosto”, ha stanziato nuove risorse per il credito d’imposta riconosciuto per la sanificazione degli ambienti di lavoro e l’acquisto di DPI di cui all’art. 125, DL 34/2020. Sul punto si ricorda che il credito d’imposta teorico è pari al 60% delle spese complessive risultanti dall’ultima comunicazione validamente presentata all’Agenzia delle Entrate; in ogni caso, il credito d’imposta richiesto non può eccedere il limite di € 60.000, fermo restando il limite complessivo di risorse stanziate. Al fine di garantire il rispetto del limite complessivo di spesa, inizialmente pari a € 200 milioni, dopo aver ricevuto le comunicazioni dei contribuenti circa le spese ammissibili, l’Agenzia delle Entrate ha determinato la quota percentuale dei crediti effettivamente fruibili in rapporto alle risorse disponibili, nella misura percentuale del 15,6423% (si veda la TA n. 65/2020). Tuttavia, a seguito dello stanziamento di nuove risorse destinate al credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, è ora incrementata la percentuale del credito effettivamente fruibile in rapporto alle risorse disponibili. In particolare, dal rapporto tra le nuove risorse complessivamente disponibili, pari a € 603 milioni, e l’ammontare complessivo dei crediti d’imposta risultante dalle comunicazioni validamente presentate entro il 7.9.2020, la nuova percentuale massima è pari al 47,1617% (espressa in termini percentuali e troncato alla quarta cifra decimale). Pertanto, qualora nel 2020 un’impresa sostenga spese di sanificazione per € 50.000, e abbia indicato nella comunicazione un credito d’imposta teorico pari a € 30.000 (60% di 50.000), il credito effettivamente fruibile è ora pari a € 14.148,51 (30.000 x 47,1617%), contro i precedenti € 4.692,69 (30.000 x 15,6423%). La nuova percentuale di fruizione del credito sarà definita da un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

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