Circolari TA Pubblicate

Tematiche riguardanti le aziende

26/11/2010
La perdurante crisi economica ha sicuramente eroso, in molti casi, le marginalità delle aziende. Per reagire si è puntato in molte situazioni a salvaguardare o aumentare i volumi di fatturato cercando di recuperare così, per quantità, ciò che si è progressivamente perso in marginalità unitaria. Ancora negli ultimi anni si è molto lavorato per ridurre ed ottimizzare i costi, conseguendo anche risultati assai significativi, il cui beneficio marginale, tuttavia è in progressiva diminuzione poiché sotto un certo livello è assai difficile andare. Non sempre si è invece pienamente considerato l’effetto di efficaci politiche di prezzo che rappresentano, insieme ai volumi di vendita ed alla riduzione dei costi, una delle più importanti “leve” aziendali per salvaguardare ed accrescere le marginalità e, dunque, in ultima istanza la redditività. In questa sede non vogliamo affrontare problematiche complesse di “pricing” che richiederebbero ragionamenti articolati su temi quali il marketing mix, la segmentazione dei mercati di riferimento, le strategie di prezzo, e così via. Temi stimolanti ma inadatti ad una breve circolare. Vogliamo invece spingere i lettori a riflettere sul rapporto tra politica di prezzo (intesa come fissazione del prezzo ma anche come vera e propria scontistica) e relative conseguenze sulle marginalità aziendali nella convinzione che spesso non sia facile né immediatamente intuitivo valutare l’entità quantitativa degli effetti di una variazione di prezzo sui margini aziendali e, dunque, possa essere utile avere qualche strumento di calcolo per prendere delle decisioni in tal senso. Proponiamo pertanto un semplice foglio di Excel, lo definiremo un “simulatore”, che di seguito esponiamo e che consente di calcolare gli effetti di una maggiorazione di prezzo o di uno sconto (o di due sconti, uno conseguente all’altro) sui seguenti margini: 1) margine di contribuzione (MDC) inteso come vendite nette meno costi variabili; 2) margine operativo lordo (MOL o EBITDA) inteso come (MDC - costi fissi caratteristici) prima degli ammortamenti, delle gestioni finanziaria e straordinaria e delle imposte.
23/11/2010
Con l’approssimarsi del 16 dicembre ritornano gli adempimenti relativi al versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR. Riepiloghiamo i termini della questione e le relative scritture contabili.
19/11/2010
Al fine di contrastare l’evasione fiscale e contributiva, il DL 78/2010 ha previsto una specifica azione di vigilanza fiscale sulle imprese che evidenziano un comportamento “antieconomico”. In particolare, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza devono assicurare una vigilanza sistematica sulle imprese che cessano l’attività entro un anno dalla data di inizio e sulle imprese in perdita sistemica.
16/11/2010
Entro il prossimo 30 novembre va effettuato il versamento della seconda o unica rata di acconto delle imposte dovute per il periodo d’imposta in corso. Per determinare l’ammontare dell’acconto dovuto è possibile utilizzare alternativamente il metodo storico o il metodo previsionale.
09/11/2010
Nell’ambito del cosiddetto pacchetto straordinario contro le mafie, è stata emanata la Legge 136/2010 con la quale viene introdotto un sistema di tracciabilità dei flussi finanziari relativi agli appalti pubblici. Nel Consiglio dei Ministri dello scorso 5 novembre è stato confermato che la tracciabilità trova immediata applicazione per i contratti stipulati successivamente al 7 settembre 2010, data di entrata in vigore della Legge 136/2010, mentre, per i contratti stipulati precedentemente, l’adeguamento alle nuove disposizioni dovrà essere effettuato entro il 7 marzo 2011. Esaminiamo la nuova disciplina alla luce dei chiarimenti e delle modifiche contenuti nello schema di decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri.
05/11/2010
La problematica del costo del lavoro in azienda può essere affrontata da molti punti di vista che non sono ovviamente esauribili in una breve circolare come la presente. Chi si occupa di budget del personale, ad esempio, sarà sicuramente più interessato a considerare i costi standard del personale e le metodologie che conducono a determinare detti costi standard con sufficiente affidabilità. Chi intenda valutare le marginalità di prodotti o servizi o commesse specifici sarà più interessato ad allocare i costi di manodopera effettivi, diretti ed indiretti, rilevando le ore effettivamente impiegate per singolo centro di imputazione (e relativi driver). Chi debba migliorare i risultati di bilancio, ottimizzando la forza lavoro, cercherà magari di tenere sotto stretto controllo l’andamento di aggregati quali le ferie maturate e godute riducendo a fine anno l’entità del cosiddetto fondo ferie per migliorare la performance economica. Si potrebbero fare molti esempi di approcci diversi, anche perché questo tipo di rilevazioni dovrebbe essere costruito “su misura” per ciascuna azienda, visto che le generalizzazioni rischiano di risultare sempre un poco grossolane. Una cosa è comunque certa: è impossibile prescindere dall’avere informazioni sicure ed aggiornate sull’attribuzione del costo del lavoro ai prodotti o servizi aziendali soprattutto per determinarne i prezzi e tenerne sotto controllo il margine di contribuzione.
02/11/2010
Riproponiamo una ricognizione sull’evoluzione dei tassi di interesse che risultano particolarmente significativi per le aziende, specie in un periodo “critico” dal punto di vista dell’andamento dei mercati finanziari ed anche del credito alle imprese. Di seguito esponiamo una tabella riassuntiva dei principali tassi aggiornati. Poiché variano con diversa periodicità è stata introdotta una colonna che precisa la decorrenza o il periodo di vigenza. Si noti che dall’ultima circolare la tabella riporta anche le variazioni percentuali intervenute nell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Sono rilevati gli ultimi 3 mesi disponibili.
29/10/2010
Con CM 53/E/2010, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che in sede di prima applicazione della nuova normativa, non saranno applicate sanzioni per le violazioni concernenti la compilazione dei modelli di comunicazione, qualora il contribuente provveda a sanare tali irregolarità con una comunicazione integrativa da inviare entro il termine del 31 gennaio 2011. Si ritiene, tuttavia, che l’inapplicabilità delle sanzioni non operi in caso di omessa presentazione della comunicazione.
26/10/2010
Sul filo di lana della prima scadenza per la presentazione della comunicazione “black list”, fissata al prossimo 2 novembre, l'Agenzia delle Entrate fornisce gli attesi chiarimenti operativi. In particolare viene precisato che l’obbligo di comunicazione interessa le operazioni poste in essere con soggetti localizzati nei Paesi a fiscalità privilegiata, come individuati dalla combinazione delle due specifiche liste, a prescindere dalla natura giuridica e dall’attività svolta dagli operatori economici esteri.
22/10/2010
Nella pratica commerciale può presentarsi la necessità di rettificare l’imponibile o l’imposta indicate in una fattura già emessa. In questi casi è necessario osservare le regole previste dall’art. 26 del Decreto IVA. Esaminiamo le specifiche disposizioni normative e le casistiche più ricorrenti in azienda.