Circolari TA Pubblicate

Tematiche riguardanti le aziende

18/03/2008
Le rimanenze di magazzino costituiscono una voce di bilancio di particolare rilevanza per molte imprese mercantili ed industriali e la loro corretta valutazione all'inizio ed alla fine del periodo d’imposta è condizione essenziale per la corretta rilevazione dei risultati dell'esercizio. Specie in aziende soggette a fattori legati alla moda od alla stagionalità o a nuove tecnologie può capitare che alla fine dell'esercizio linee di beni in rimanenza siano precocemente soggette a fenomeni di obsolescenza tali da non consentirne, negli esercizi futuri, la normale riproposizione sul mercato. Si impone pertanto all'impresa la necessità di “svalutare” questi beni in rimanenza attribuendo sul piano civilistico valori coerenti con il valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato tali da poter essere utilizzati anche in sede tributaria, senza incorrere in eventuali contestazioni da parte degli organi verificatori.
14/03/2008
A seguito della definitiva approvazione del Senato, il DL 248/2007 (c.d. Decreto “Milleproroghe”) è stato convertito nella L. 31/2008 in vigore dal 1° marzo 2008. Esaminiamo, sotto forma di brevi flash, le più significative disposizioni attinenti l’area aziendale.
11/03/2008
Come noto, i soggetti che svolgono attività di agenzia e rappresentanza di commercio sono sottoposti alla contribuzione obbligatoria integrativa ENASARCO. La base imponibile contributiva è costituita da tutte le somme spettanti all’agente in dipendenza del rapporto di agenzia (provvigioni, rimborsi spese, premi di produzione, ecc.). L’aliquota contributiva, attualmente fissata nella misura del 13,50% (6,75% a carico del preponente e 6,75% a carico dell’agente), si applica nel rispetto dei massimali e minimali previdenziali. In applicazione del regolamento ENASARCO, con decorrenza 1° gennaio 2008, i massimali ed i minimali previdenziali sono stati rivalutati secondo l’indice generale ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.
07/03/2008
L’art. 1, c. 37, Legge Finanziaria 2008, ripropone la possibilità, per l’imprenditore individuale, di escludere dal patrimonio d’impresa gli immobili strumentali per natura o per destinazione, posseduti alla data del 30 novembre 2007, con effetto dal 2008 (mediante opzione da esercitarsi entro il 30 aprile 2008). L’operazione si concretizza attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva di IRPEF, IRAP ed IVA nella misura del 10%.
04/03/2008
Negli ultimi due anni gli autoveicoli aziendali sono stati oggetti di numerosi interventi legislativi che ne hanno profondamente modificato il trattamento fiscale sia in termini di deducibilità dei costi ai fini IRES ed IRAP, sia ai fini della detrazione IVA. L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 12/E del 19.2.2008, ed il Dipartimento per le Politiche Fiscali del MEF, con la Risoluzione n. 6/DPF del 20.2.2008, forniscono i primi chiarimenti su alcuni aspetti specifici della nuova disciplina fiscale inerente i veicoli utilizzati nell’attività d’impresa.
29/02/2008
Come tutti gli anni, in particolare all’inizio del periodo di imposta, l’Amministrazione finanziaria impartisce delle direttive ai propri uffici per pianificare l’attività di controllo. Anche quest’anno, a fine gennaio, è stata diramata la Circolare n. 6/E in tema di prevenzione e contrasto all’evasione. Sebbene il quadro generale dei controlli mantenga nel tempo una sua coerente impostazione generale, le indicazioni operative specifiche cambiano di anno in anno, mettendo in evidenza quelle che potremmo definire le priorità dell’azione di accertamento. Questa circolare intende fornire su tali priorità alcune utili informazioni che è bene conoscere.
22/02/2008
Come noto la Finanziaria 2008 ha apportato numerose modifiche alla normativa relativa al reddito d’impresa: tra queste, una delle più semplici ma al contempo tra le più penalizzanti per le aziende, riguarda le disposizioni dettate sull’ammortamento dei beni materiali. Infatti, la L. 244/2007 ha sancito l’abrogazione del c. 3, art. 102, TUIR, che, riconoscendo alle imprese la possibilità di eseguire gli ammortamenti anticipati, consentiva un più rapido recupero fiscale degli investimenti. L’eliminazione dell’intero comma comporta anche l’impossibilità di dedurre ammortamenti accelerati con riguardo alla maggior utilizzazione dei beni rispetto alla media di settore, se eccedenti i relativi coefficienti fiscali. La soppressione degli ammortamenti anticipati/accelerati, considerata particolarmente penalizzante poiché i coefficienti fiscali d’ammortamento non riflettono più in molti casi il reale processo d’obsolescenza dei beni, si inserisce nell’ambito della manovra che tende a rendere l’imponibile fiscale sempre più vicino a quello civilistico da cui l’abrogazione del quadro EC di UNICO e del conseguente doppio binario.
08/02/2008
Uno dei principali interventi normativi inerente il reddito d’impresa introdotto dalla Legge Finanziaria 2008, riguarda il regime di deducibilità degli interessi passivi. Infatti, dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2007, per i soggetti IRPEF è fissato, quale unico criterio di deducibilità, il pro rata generale, mentre ai soggetti IRES è applicabile la nuova norma dell’art. 96, TUIR, che vincola la deducibilità degli interessi passivi, per l’importo che eccede gli interessi attivi, ad un plafond quantitativo pari al 30% del reddito operativo lordo (ROL) della gestione caratteristica.
05/02/2008
Terminiamo l’esame delle disposizioni di interesse aziendale introdotte dalla Legge Finanziaria 2008 sotto forma di brevi flash tematici occupandoci della nuova disciplina fiscale inerente le operazioni straordinarie, delle novità in materia di reverse charge, della possibilità di rateizzare le imposte dovute a seguito di controlli automatici e formali, delle nuove "white list" e delle semplificazioni in tema di stampa dei registri contabili.
01/02/2008
Come noto, ai sensi del DL 143/1991, è vietato il trasferimento di denaro contante effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore da trasferire sia complessivamente superiore a € 12.500 e tale operazione non transiti attraverso le banche o le poste. Con il D.Lgs 231/2007, a decorrere dal prossimo 30 aprile, il suddetto limite viene ridotto ad € 5.000.