Circolari TP Pubblicate

Tematiche riguardanti i professionisti

03/05/2012
Per effetto delle modifiche recate dal cosiddetto Decreto “Liberalizzazioni”, è ora possibile esercitare la rivalsa dell’IVA o della maggior IVA emersa a seguito di un avviso di accertamento o rettifica.
19/04/2012
Nella giornata del 19 aprile l’Aula della Camera ha approvato il testo di conversione del Decreto “Semplificazioni Fiscali”, DL 16/2012, che contiene le ultime novità in materia di versamento dell’IMU. Ora il testo passa al Senato per la conversione definitiva anche se risulta assai probabile che, essendo stata votata la fiducia alla Camera, non si avranno modifiche al testo licenziato. Parallelamente l’Agenzia delle Entrate ha approvato, con una specifica risoluzione, i codici tributo per il versamento dell’IMU tramite modello F24. Si profila pertanto un quadro sufficientemente definitivo in ordine al versamento della nuova imposta, introdotta in via sperimentale dal 2012 dal cosiddetto Decreto “Salva Italia”, sebbene l’iter legislativo non sia ancora definitivamente completato.
05/04/2012
Con l’approvazione della Legge 27/2012, di conversione del cosiddetto Decreto “Liberalizzazioni”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 24.3 ed entrata in vigore il 25.3.2012, sono giunte a conclusione legislativa alcune importanti modifiche normative relative alle professioni regolamentate nel sistema ordinistico. Esse non interessano, pertanto, quei professionisti che svolgono attività non regolamentate. Con la presente circolare si puntualizzano le norme di maggiore rilievo venute consolidandosi dal DL 138/2011 (cosiddetta “Manovra bis 2011”), in avanti fino, appunto, alla legge di conversione del Decreto “Liberalizzazioni”. Poiché il susseguirsi dei provvedimenti legislativi ha comportato una notevole mole di modifiche, abrogazioni ed integrazioni, si esporrà in sintesi solo il dettato normativo che ad oggi risulta definitivo ed in vigore.
22/03/2012
Il regime di deducibilità degli immobili strumentali acquisiti in proprietà o in leasing ed utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’arte o della professione risulta assai penalizzante, infatti, i costi di acquisto degli immobili acquisiti successivamente alla data del 1.1.2010 risultano totalmente indeducibili. Diverso risulta invece il regime di deducibilità per le spese di manutenzione, ristrutturazione ed ammodernamento sostenute per gli immobili strumentali e relativi impianti che, tra l'altro, può essere fruito unitamente alla detrazione del 55% per gli interventi di risparmio energetico.
08/03/2012
La Legge 214/2011, di conversione del DL 201/2011 (cosiddetto Decreto “Salva Italia”), oltreché sugli immobili e sulle attività finanziarie presenti in Italia, ha introdotto, con una impostazione sicuramente innovativa, una imposizione di natura patrimoniale sui beni detenuti all’estero. Non si tratta di imposte sul reddito relative ai beni esteri bensì di imposte patrimoniali che seguono un “binario separato” rispetto alle prime e generano adempimenti ed obblighi nuovi in capo ai contribuenti. Oltretutto mentre le imposte patrimoniali che riguardano i beni in Italia (IMU per gli immobili, imposte di bollo sulle attività finanziarie) entrano in vigore dall’anno 2012, quelle riguardanti i beni all’estero sono anticipate all’anno 2011 e, dunque, riguarderanno a pieno titolo già la prossima tornata dichiarativa di UNICO 2012. La presente circolare fornisce alcuni elementi essenziali sulle nuove disposizioni a proposito delle quali, peraltro, sono comunque attesi diversi chiarimenti esplicativi ed attuativi.
23/02/2012
L’entrata in vigore del cosiddetto Decreto “Salva Italia” ha notevolmente modificato, rendendole più accessibili, le procedure di riscossione, innanzitutto in tema di rateazione delle cartelle esattoriali per le somme iscritte a ruolo e, secondariamente, in materia di pagamento degli avvisi bonari. Nella presente circolare un breve esame delle novità.
09/02/2012
In ambito fiscale il reddito di lavoro autonomo viene definito “per esclusione”, in particolare rispetto ad altri tipi di reddito; nello specifico costituisce reddito di lavoro autonomo quello che non deriva dall’attività di lavoro dipendente o dall’esercizio di impresa e che comunque presenta i caratteri della professionalità e dell’abitualità. Afferma l’Amministrazione Finanziaria - con la RM n. 550326/1988, da considerarsi tutt’ora pienamente valevole - che “i requisiti di professionalità e abitualità sussistono ogni qualvolta il soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività, una pluralità di atti economici coordinati e finalizzati al raggiungimento di uno scopo, con esclusione quindi dell’ipotesi di atti economici posti in essere in via meramente occasionale.” La materia è civilisticamente regolata dall’art. 2222, Codice Civile, “Contratto d’opera”, che, escludendo le attività di cui all’art. 2195 in quanto appunto attività imprenditoriali a elevato contenuto di capitali investiti e di organizzazione imprenditoriale, definisce il lavoro autonomo come la casistica che ricorre “quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un’opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.” In questa circolare ci proponiamo, al di là delle definizioni sopra citate, di compiere un breve approfondimento di alcune casistiche particolari di lavoro autonomo che possono ingenerare dubbi in quanto non sono così ricorrenti come, appunto, la prestazione di un’opera o di un servizio citati nell’art. 2222, Codice Civile.
27/01/2012
Sul Supplemento Ordinario n. 276/L alla Gazzetta Ufficiale n. 300/2011 è stata pubblicata la Legge 214/2011, di conversione del DL 201/2011, recante disposizioni urgenti per la crescita, l’equità ed il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto “Salva Italia”. Il provvedimento, particolarmente complesso, contiene alcune norme che interessano direttamente, anche se non esclusivamente, i professionisti ed i lavoratori autonomi. La presente circolare si propone di selezionare le norme di maggiore interesse per questi soggetti (con specifica esclusione delle norme di interesse aziendale o personale) e di farne oggetto di sintetico esame.
12/01/2012
Con un recente provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha individuato le modalità per l’applicazione del nuovo regime agevolato riservato agli ex contribuenti “minimi”, ossia ai contribuenti che, pur soddisfacendo i requisiti previsti per l’accesso al previgente regime dei “minimi”, non possiedono quelli richiesti dal nuovo regime dei c.d. “superminimi”.
05/01/2012
Con un recente provvedimento l’Agenzia delle Entrate ha individuato le modalità per l’applicazione del nuovo regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile ed i lavoratori in mobilità, in vigore dallo scorso 1° gennaio. Tra le principali novità si segnala il venir meno dell’obbligo di applicare la ritenuta di acconto sui compensi percepiti e la possibilità, riservata ai soggetti che hanno perso il lavoro, di applicare il regime agevolato anche se l’attività costituisce la mera prosecuzione di un’altra precedente.