Circolari FE Pubblicate

La guida per operare con l’estero

24/05/2017
A sorpresa, la Manovra Correttiva 2017 è intervenuta sulla disciplina nazionale in materia di transfer pricing, introducendo, quale parametro di riferimento per la valutazione dei prezzi di trasferimento, il principio di libera concorrenza elaborato dall'OCSE. Il DL 50/2017 ha poi ampliato le fattispecie che legittimano le imprese nazionali a operare le rettifiche in diminuzione conseguenti al maggior reddito accertato in capo alla controparte estera appartenente al medesimo gruppo.
10/05/2017
Con RM n. 55/E/2017, l’Agenzia delle Entrate ha reso alcuni importanti chiarimenti sulla nuova disciplina dei depositi IVA e, in particolare, sugli aspetti procedurali connessi alle operazioni di estrazione dei beni. Tra questi assume particolare rilievo l’obbligo di tenere traccia della provenienza delle merci al fine di assolvere correttamente l’imposta all’atto dell’estrazione dei beni.
26/04/2017
Il regime IVA delle vendite a distanza torna applicabile alle cessioni di beni verso privati consumatori residenti in altro Paese membro, il cui trasporto o spedizione a destinazione sia effettuato direttamente dal fornitore o da terzi per suo conto. Le modalità ed i mezzi utilizzati per concludere la transazione non assumono, invece, alcun rilievo ai fini della qualificazione dell’operazione. Le vendite a distanza sono assoggettate a imposta nel Paese membro di destinazione dei beni, qualora il volume annuo delle cessioni ivi effettuate superi una determinata soglia monetaria.
12/04/2017
Le spese sostenute all’estero, tra cui rientrano tipicamente le prestazioni alberghiere e di ristorazione, nonché la locazione degli stand fieristici e gli acquisti di carburante, sono gravate dall’IVA locale. L’imposta assolta nel territorio di un altro Paese membro, tuttavia, può essere agevolmente chiesta a rimborso mediante la procedura semplificata prevista dalla Direttiva 2008/9/CE.
29/03/2017
Dal 1.4.2017, le modalità di assolvimento dell’IVA dovuta all’atto dell’estrazione dei beni dai depositi IVA per l’utilizzo o la commercializzazione in Italia, dipenderanno dalla provenienza degli stessi beni. Per le merci introdotte nel deposito IVA in esecuzione di un’operazione d’immissione in libera pratica, l’imposta può essere ancora assolta con il meccanismo del reverse charge, purché sia prestata idonea garanzia o sia attestata la sussistenza dei requisiti di affidabilità richiesti dal DM 23.2.2017.
15/03/2017
L’applicazione della marca da bollo nelle fatture riguardanti le operazioni con l’estero, specie in taluni particolari casi, continua a suscitare dubbi negli operatori. Pare quindi opportuno esaminare la disciplina dell’imposta di bollo, specie con riguardo alle fatture e agli altri documenti relativi a operazioni con soggetti non residenti.
01/03/2017
Nel corso degli ultimi mesi il Legislatore è intervenuto a più riprese sugli adempimenti in capo ai soggetti passivi IVA, introducendo nuove comunicazioni obbligatorie e abolendone altre. L’incessante e frenetica produzione legislativa ha tuttavia determinato alcune lacune normative, parzialmente risolte nell’ambito della L. 19/2017. Riepiloghiamo di seguito le questioni ancora aperte, specie con riguardo agli adempimenti connessi alle operazioni con l’estero, e le possibili soluzioni.
15/02/2017
Il “Collegato alla Legge di Bilancio 2017” ha eliminato l’obbligo di presentazione dei modelli INTRASTAT riferiti agli acquisti di beni e servizi. Tuttavia, la formulazione testuale della disposizione abrogativa lascia intendere che sussista ancora l’obbligo di segnalazione dei dati statistici circa le movimentazioni di beni in entrata.
01/02/2017
Per effetto delle modifiche apportate dal DL 193/2016, l’esclusione da IVA riconosciuta alle cessioni di beni eseguite mediante introduzione in un deposito IVA, troverà presto applicazione per tutte le tipologie di merci e indipendentemente dal luogo d’identificazione o di stabilimento dell’acquirente. Il deposito IVA può quindi costituire una valida alternativa alle triangolazioni interne, specie quando la condizione del trasporto diretto dei beni all’estero non è facilmente realizzabile o dimostrabile.
18/01/2017
Con il Provvedimento 2.12.2016 l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello di dichiarazione d’intento, il cui utilizzo è obbligatorio per gli acquisti di beni e servizi da effettuare dal 1.3.2017. Il nuovo modello non contempla più la facoltà di utilizzare il plafond per gli acquisti compresi in un determinato periodo, ma richiede sempre l’indicazione dell’importo entro cui il fornitore è legittimato ad applicare il regime di non imponibilità IVA. Con RM n. 120/E/2016, l’Agenzia delle Entrate ha dettato le regole operative da osservare nel passaggio dal vecchio al nuovo modello.