Circolari FE Pubblicate

La guida per operare con l’estero

18/06/2014
Il Carnet ATA è un documento doganale internazionale che consente di semplificare le formalità doganali di esportazione temporanea dei beni destinati a essere presentati e utilizzati in occasione di fiere, mostre, esposizioni e manifestazioni similari. Il documento comporta inoltre l’esonero dall’obbligo di prestare la garanzia alle autorità doganali del Paese d’importazione per i diritti doganali e i dazi dovuti in caso di mancata riesportazione dei beni.
04/06/2014
Le modifiche apportate alla territorialità IVA delle prestazioni di servizi si riflettono anche sulle procedure da osservare nelle c.d. esportazioni congiunte con lavorazione, ossia nelle cessioni in cui i beni, a lavorazione ultimata, sono esportati al di fuori dal territorio comunitario dal terzista italiano su incarico del cessionario non residente.
21/05/2014
Con una recente sentenza, la Corte di Giustizia ha affermato che il regime sospensivo previsto per le movimentazioni di beni in ambito comunitario, è ammesso soltanto se, al termine delle lavorazioni, il bene ritorna nello Stato membro di origine. La disposizione interna che consente l’applicazione del regime sospensivo indipendentemente dalla destinazione finale del bene non è dunque compatibile con la normativa comunitaria.
07/05/2014
Con una recente sentenza, la Corte di Giustizia ha affermato che il regime di non imponibilità IVA previsto per le c.d. esportazioni “improprie”, può trovare applicazione anche quando la fuoriuscita dei beni dal territorio comunitario avviene dopo il termine richiesto dalla normativa italiana. Esaminiamo di seguito i riflessi dell’orientamento assunto dalla giurisprudenza comunitaria sulla normativa IVA nazionale.
23/04/2014
Le prestazioni di trasporto di beni sono territorialmente rilevanti nel Paese di stabilimento del committente, soggetto passivo IVA, a prescindere dal luogo di materiale esecuzione del servizio. Tuttavia, i trasporti relativi a beni in esportazione, transito o importazione, possono fruire del regime di non imponibilità IVA previsto per i servizi internazionali. Al ricorrere di talune condizioni, il servizio di trasporto può anche essere accessorio a un’altra operazione principale, tipicamente una cessione di beni, ed essere quindi ricompreso nella relativa base imponibile. Esaminiamo di seguito le diverse ipotesi.
09/04/2014
Nell’ambito dei rapporti con l’estero, specialmente nei gruppi d’imprese, può capitare che una società italiana sostenga dei costi che, in seguito, riaddebita alla propria capogruppo o a un’altra consociata estera. In questi casi si pone il problema del corretto inquadramento IVA dell’operazione, oltre alla sua rilevanza territoriale. Esaminiamo di seguito le casistiche più ricorrenti.
26/03/2014
Sempre più frequentemente le imprese non residenti, prive di stabile organizzazione in Italia, operano all’interno del territorio nazionale servendosi di un rappresentante fiscale o tramite identificazione diretta. Nella gran parte dei casi l’apertura di una partita IVA italiana risponde a esigenze logistiche, connesse alla vendita di beni all’interno del territorio nazionale, in favore di soggetti passivi residenti. In questi casi gli operatori nazionali incontrano spesso delle difficoltà nel riconoscere e trattare le operazioni ricevute da soggetti non residenti identificati in Italia.
12/03/2014
L’utilizzo del plafond IVA oltre il limite disponibile, c.d. splafonamento, è punito con la gravosa sanzione amministrativa dal 100% al 200% dell’imposta non applicata all’operazione. È comunque ammesso il ricorso al ravvedimento operoso entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale IVA e, quindi, entro il 30.9 dell’anno successivo a quello in cui si è commessa la violazione. Esaminiamo di seguito le diverse metodologie di regolarizzazione indicate dall’Agenzia delle Entrate.
26/02/2014
Il DM 12.2.2014, in vigore dallo scorso 24 febbraio, ha modificato l’elenco degli Stati e territori considerati a regime fiscale privilegiato, escludendone la Repubblica di San Marino. Per effetto di tale esclusione viene meno l’obbligo di ricomprendere le operazioni realizzate con operatori economici sammarinesi nella c.d. comunicazione “black list”.
12/02/2014
Gli INCOTERMS, ossia i termini di resa utilizzati negli scambi internazionali di merci, consentono di stabilire in maniera inequivocabile le condizioni commerciali di trasferimento dei beni (chi paga i costi di trasporto, di assicurazione e di sdoganamento, e in quale momento avviene il passaggio dei rischi tra il venditore e il compratore). Dopo aver esaminato le peculiarità del gruppo C, terminiamo l’analisi degli INCOTERMS 2010 analizzando il gruppo D.