Circolari FE Pubblicate

L’introduzione della fatturazione elettronica nei rapporti di scambio tra Italia e San Marino ha determinato, tra l’altro, l’abrogazione dell’obbligo di presentazione dei modelli INTRASTAT in relazione alle cessioni di beni verso operatori sammarinesi. Con l’occasione riteniamo dunque utile riepilogare termini e modalità di presentazione degli elenchi riepilogativi.

A partire dalle operazioni effettuate dal 1.1.2022, la “Legge di Bilancio 2021” ha modificato le modalità di trasmissione dei dati delle operazioni effettuate con controparti estere. È previsto, in particolare, che i dati delle operazioni con soggetti esteri siano trasmessi in via telematica, in formato Xml, avvalendosi del Sistema di Interscambio. Le nuove modalità di trasmissione dei dati impongono la modifica delle procedure gestionali sinora adottate, specie in considerazione dei nuovi e più stringenti termini per l’invio delle informazioni sulle operazioni realizzate con soggetti esteri.

Con Provvedimento 5.8.2021, prot. n. 211273/2021, l’Agenzia delle Entrate ha approvato le regole tecniche per l’emissione e la ricezione delle fatture elettroniche relative alle operazioni effettuate tra soggetti passivi residenti, stabiliti o identificati in Italia e operatori economici residenti nella Repubblica di San Marino. Con Circolare n. 92466/2021, l’Ufficio Tributario di San Marino ha istituito il codice destinatario utilizzabile dai fornitori italiani nelle fatture elettroniche emesse nei confronti dei cessionari sammarinesi. I soggetti passivi italiani che intendono adottare anticipatamente, già dal prossimo 1.10.2021, la fatturazione elettronica in relazione agli scambi di beni con San Marino, dispongono dunque di tutti gli strumenti utili per l’emissione e la ricezione delle fatture elettroniche.

L’art. 12, DL 34/2019, ha introdotto l’obbligo di fatturazione elettronica per gli scambi di beni con operatori economici della Repubblica di San Marino. Con DM 21.6.2021 sono state definite le regole procedurali della fatturazione elettronica con San Marino. L’obbligo di fatturazione elettronica decorre dal 1.7.2022, tuttavia, nel periodo 1.10.2021 - 30.6.2022, gli operatori potranno scegliere se continuare con la fatturazione cartacea o adottare quella elettronica.

Con il D.Lgs. 83/2021 sono state recepite nell’ordinamento domestico le nuove regole unionali in materia di vendite a distanza di beni importati da Paesi e territori terzi. Inoltre, al fine di semplificare il versamento della relativa IVA all’importazione, sono stati introdotti due nuovi regimi speciali con regole e procedure semplificate.

Con il D.Lgs. 83/2021 sono state finalmente recepite nell’ordinamento domestico le nuove regole unionali applicabili alle vendite a distanza intracomunitarie di beni effettuate a partire dal 1.7.2021. Al fine di semplificare l’applicazione della tassazione nel Paese membro di destinazione dei beni, è stata introdotta un’unica soglia di protezione, pari a € 10.000, applicabile in tutti gli Stati membri. Inoltre, mediante il nuovo sistema OSS, gli operatori nazionali possono assolvere con uno sportello digitale centralizzato, l’imposta dovuta nei diversi Paesi in cui operano.

Con Ordinanza n. 12257/2021, la Corte di Cassazione ha stabilito che gli esportatori abituali possono avvalersi del plafond IVA per le sole operazioni oggettivamente imponibili. Qualora l’operazione, per sua natura, sia non imponibile, il fornitore è tenuto ad applicare il regime di non imponibilità proprio della stessa, ancorché l’esportatore abituale abbia emesso la dichiarazione di intento.

Nella Risposta a interpello n. 356/E/2021, l’Agenzia delle Entrate ha reso importanti indicazioni circa il trattamento IVA da riservare alle somme versate in esecuzione di un accordo transattivo concluso da un fornitore italiano con un proprio cliente comunitario. Secondo l’Amministrazione finanziaria, tali somme costituiscono il corrispettivo previsto per l’assunzione di un obbligo di non fare o permettere posto a carico dell’operatore nazionale, soggetto a imposta. Tuttavia, trattandosi di una prestazione di servizi “generici” resa a un soggetto passivo stabilito in un altro Paese membro, la stessa rappresenta un’operazione fuori campo IVA ai sensi dell’art. 7-ter, DPR 633/1972.

La Direttiva 2017/2455/UE ha previsto l’estensione, a decorrere dal 1.7.2021, dell’applicazione del regime speciale IVA fondato sull’impiego del Mini sportello unico (MOSS), a tutte le prestazioni di servizi intracomunitarie verso consumatori finali, nonché alle vendite a distanza intracomunitarie di beni. Nell’attesa dell’approvazione definitiva dell’apposito decreto di recepimento nella normativa domestica di tali previsioni, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha invitato i soggetti interessati, residenti o non residenti nel territorio dello Stato, alla previa adesione ai nuovi regimi speciali IVA.

La Legge di delegazione europea 2019 - 2020, di prossima pubblicazione, recepisce nell’ordinamento nazionale le modifiche apportate dalla Direttiva 2018/1910/UE alla disciplina IVA delle operazioni intracomunitarie. Esaminiamo di seguito le novità relative ai requisiti delle cessioni intracomunitarie e la nuova disciplina delle c.d. cessioni a catena.